Variant design

La UX research è lo strumento principe per comprendere le esigenze del cliente.

Mettendoci nei panni degli utenti, aiutiamo il tuo brand a creare esperienze coinvolgenti e prodotti vincenti.

Case study picture UX design, design sprint

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UX design, design sprint

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Brand Identity, UX design, UX research

Approccio

Il nostro team di ricercatori è in grado di comprendere a fondo il tuo pubblico. Possiamo ottimizzare le tue campagne di marketing, testare l'efficacia dei tuoi prodotti digitali, o migliorare l'usabilità dei tuoi design. Ma prima di tutto, ti aiutiamo a capire quali sono i driver che possono fare del tuo brand il più amato dal pubblico.

Strumenti avanzati per aiutare al raggiungimento degli obiettivi di marketing.

Conversion rate optimization (CRO)

La Conversion rate optimization (CRO) ha il compito di ottimizzare il tasso di conversione, ovvero massimizzare il numero di utenti che intraprendono azioni specifiche su sito web, landing page e canali social. Le azioni desiderate includono l'acquisto di prodotti o l'aggiunta al carrello, la sottoscrizione a newsletter, la richiesta di informazioni, o semplicemente cliccare un link. Negli ultimi anni, l'attività di CRO si è evoluta, superando il semplice approccio basato su statistiche e benchmark per esterdersi ad una migliore comprensione qualitativa dell'utente, dei suoi driver e delle barriere che impediscono ad esso di agire.

A/B testing

Attività spesso complementare alla Conversion rate optimization. Si tratta di una tecnica specifica utile a testare diverse alternative dello stesso messaggio nello stesso momento. Le alternative differiscono per una sola variabile; in questo modo è possibile verificare con certezza quale messaggio sia il più efficace. Il processo può ripetersi per numerose iterazioni al fine di migliorare constantemente i risultati. L'A/B testing può essere utilizzato per ottimizzare l'efficacia delle campagne di marketing, o più in generale per migliorare le performance della user experience.

Clickstream analysis

La Clickstream Analysis è l'attità di analisi della sequenza di azioni che l'utente compie sul sito. La rilevazione rende possibile individuare le sezioni più o meno visitate del sito web, i punti di ingresso e di uscita degli utenti, la sequenza logica di azioni del visitatore, le parole chiave utilizzare per trovare il sito. Il nostro team analizzeerà successivamente al fine di ottenere insight strategici: critità della user experience, profilazione degli utenti, contenuti che necessitano di essere ristrutturati.

Heatmap analysis

Le heatmap sono strumenti di data visualization che registrano il modo in cui l'utente clicca, scrolla e muove il mouse sulle pagine. Colori diversi sono usati per evidenziare la frequenza di passaggio o il tempo di permanenza nelle zone della pagina. L'analisi della heatmap è spesso utilizzata a complemento di altre teniche, come la clickstream analysis e gli A/B test. Poiché spesso l'utente "pensa" con il mouse, le heatmap aiutano a capire meglio i processi mentali sottostanti; in particolare, sono utili ad individuare elementi di distrazione nella pagina o elementi che creano confusione all'utente.

Fine-tuning della user experience per una migliore usabilità.

Task analysis

Uno degli aspetti fondamentali dello UX design è la capacità di definire con chiarezza i problemi affrontati dagli utenti. La Task analysis è un'attività associata all'analisi preliminare di un progetto, che consente di individuare opportunità di miglioramento della user experience. A partire dallo studio dell'interfaccia, lo user researcher genera un diagramma degli step che l'utente deve compiere per portare a termine gli obiettivi prefissati. L'analisi del diagramma aiuta ad individuare i passaggi che richiedono un miglioramento della user experience o dell’usabilità.

Card sorting

Il card sorting è in'attività di analisi preliminare che aiuta il designer a valutare l'architettura dell'informazione di un sito, web app o applicazione. Durane l'attività, che si svolge in gruppo, i partecipanti riorganizzano gli argomenti secondo raggruppamenti che risultino a loro naturali. Ad ogni gruppo viene dato un nome ed una descrizione. Il lavoro di raggruppamento ed etichettatura può essere così usato per verificare la validità dell'architettura dell’informazione.

First click test

Un metodo che misura l'usabilità individuando la facilità di completamento di un semplice task. In particolare, l'obiettivo è verificare che il primo click, l'inizio dell'azione, sia effettuato senza esitazioni. L'utilità del test è verificare che specifici elementi della user experience funzionino come ci si aspetta: pulsanti, menu, moduli da compilare, forme di interazione avanzata, ecc. Può essere effettuato nel contesto dell'analisi delle heatmap, oppure in una fase preliminare del design usando wireframe.

Tree testing

Il tree testing è un'attività di validazione del potere esplicativo dei menu, o di altre strutture di categorie. Durante il test, la struttura gerarchica del sito e dei suoi menu viene presentata ai partecipanti. Ai partecipanti è poi chiesto di indicare in quale punto dell'alberatura si aspettano di poter trovare un particolare contenuto. Si tratta di un'attività complemetare al card sorting poichè consente di testare della categorizzazione da esso prodotta.

Test di usabilità di persona

Permette di osservare l'interazione tra l'utente ed l'interfaccia in un ambiente controllato al fine di valutarne l'usabilità. Il processo di test comprende numerosi passaggi: creazione di un'ipotesi di lavoro, design di un prototipo testabile, selezione degli utenti, interviste e report finale. I test possono essere formulati in modalità moderata o non moderata. In un test moderato, l'intervistatore interagisce con l'utente al fine di guidarlo, o di approfondire le motivazioni che lo spingono ad agire. Il test non moderato non prevede invece alcuna interazione; può quindi essere realizzato "in parallelo" su molti utenti.

Test di usabilità remoto

Nel test remoto utente e ricercatore sono collocati in luoghi diversi. L'utente navigherà l'intefaccia in autonomia eseguendo una lista di task predeterminati. All'utente è richiesto di "pensare ad alta voce" al fine di esplicitare i processi mentali che portano all'azione. I test da remoto consente di coinvolgere un numero maggiore di soggetti situati in luoghi anche molto lontani, o con problemi di mobilità. E' adatto al test di interfacce digitali; si domostra invece limitato nel test di scenari di interazione ambientale, quali ad esempio realtà virtuale, geolocalizzazione, interfacce vocali.

Ci mettiamo nei panni dell’utente per creare il miglior prodotto possibile.

Focus group

Un focus groups è un'intervista collettiva che ci aiuta a mettere a fuoco il bisogno di un pubblico target mediante un approccio informale. L'obiettivo di un focus group non è quello di catturare dati statistici, ne di mappare con completezza tutte le caratteristiche del pubblico. Piuttosto, è uno strumento orientativo che consegna a ux designer e ux researcher una prospettiva a qualitativa su come il pubblico interpreta un certo problema. I nostri focus group sono generalmente formati da 6-9 persone; ci occupiamo di individuare i candidati, preparare lo script, moderare l'esecusione, e consegnare un report finale.

Interviste in profondità

Si tratta di un approccio alternativo al focus group che possiede vantaggi e svantaggi specifici. L'intervista in profondità analizza l'esperienza individuale di un'utente. Poiché non sono presenti dinamiche di gruppo, l'intervistatore può creare un clima di maggiore intimità. E' sempre possibile realizzare molteplici interviste in profondità; tuttavia in questo caso il dispendio di tempo è maggiore rispetto al focus group.

Ricerca etnografica

La ricerca etnografica ci consente di osservare il comportamento delle persone nel loro ambiente naturale. Il ricercatore osserva azioni ed interazioni senza influenzare direttamente le persone, al fine di raccogliere insight qualitativi sulle priorità del pubblico. Si tratta di uno strumento particolarmente utile per valutare la customer experience del phygital design poichè permette di osservare come le persone interagiscono con l'ambiente circostante.

Intervista agli esperti

Le expert interview sono attività di consultazione con stakeholder che possiedono conoscenze rilevanti nel settore. Gli stakeholder possono essere esperti di settore, consulenti esterni o responsabili di progetto dell'azienda. Una expert interview è l'ideale complemento degli strumenti che privilegiano il punto di vista dell'utente in quanto offrono informazioni sullo "stato dell'arte" del settore.

Coinvolgiamo gli utenti nel processo di creazione attraverso workshop e laboratori remoti.

Co-creazione

La coreazione è la pratica di collaborare con gli stakeholder per condividere lo sviluppo del progetto. Anzichè partire da un'idea ipotetica di pubblico costruendo buyer personas, la co-creazione porta la voce del pubblico direttamente dentro il processo creativo. Variant organizza sessioni di design in modalità co-creazione, durante le quali un gruppo eterogeneo di stakeholder contribuisce allo sviluppo creativo in un progesso guidato da un moderatore esperto. Gli insight così ottenuti diventeranno la base per un progetto più vicino alle reali esigenze del pubblico.

Co-creazione remota

In tempi di accelerazione tecnologica anche la co-creazione di evolve aprendo nuove possibilità. La co-creazione da remoto applica le stesse tecniche di quella tradizionale, ma utilizza strumenti avanzati di prototipizzazione condivisa. Il principale vantaggio dell'attività da remoto è la possibilità di coinvolgere facilmente stakeholder da tutto il mondo, aumentando quindi la quantità e varietà degli stakeholder coinvolti.

Test di preferenza (A/B testing)

Si tratta di un versione semplificata di co-creazione dove l'interazione degli stakeholder è limitata. Ai partecipanti viene chiesto esprimere una preferenza tra versioni differenti del prototipo. La domanda iniziale è posta in modo tale da sviluppare una preferenza motivata. Dopo la scelta, il ricercatore formula ulteriori domande per acquisire dati qualitativi utili all'evoluzione del prototipo.

Facilitazione nella co-creazione

La co-creazione è un'attività sempre più utilizzata all'interno delle aziende. Una figura chiave in questo senso è quella del facilitatore. Il facilitatore è in grado di guidare un team eterogeneo di persone verso un obiettivo di design comune; conosce a fondo i processi di design e co-creazione, sa gestire le dinamiche di gruppo evitando le trappole più comuni ed è in grado di assicurare un risultato creativo superiore.

Pianifichiamo la strategia di ricerca per ottenere il massimo impatto strategico sui KPI.

Programmi di UX research

Per creare prodotti o servizi di successo, è anzitutto necessario conoscere il proprio pubblico. Molto spesso però la fase di UX research viene realizzata in modo superficiale o addirittura saltata integralmente, a favore di un approccio basato su supposizioni generiche riguardo ai problemi degli utenti. Un programma di UX research è il complemento ideale allo sviluppo della customer experience, poiché consente di ottenere importanti feedback lungo tutto il percorso di ideazione, dalla strategia iniziale alle evoluzioni finali, migliorando notevolmente le probabilità di successo del progetto.

UX audit (analisi esperta)

L'audit qualitativo della user experience da parte di un team di designer e ricercatori senior mette in luce gli aspetti più problematici di una customer experience. Consente di individuare in quali punti dell'interazione l'utente non si trova a suo agio. E' inoltre utile ad individuali criticità nella strategia di conversione. Lo UX audit produce raccomandazioni dettagliate per una vasta gamma di aspetti tra i quali: strategia, value proposition, efficacia della conversione, customer care, efficacia delle vendite, web analytics, engagement, usabilità, rispetto delle best practise, architettura dell'informazione, user flows.

Competitor UX analysis

Un'importante strumento di ricerca che il compito di ottenere insight sulla user experience dei concorrenti. L'analisi della competizione è particolarmente utile per individuare i gap tra la propria experience e quella dei competitor. Può essere utilizzata come fase di ricerca preliminare per ottenere indicazioni sullo stato dell'arte, oppure nelle fasi più avanzate di un progetto per validarne la qualità.

Mappa del customer journey

Studiamo i comportamenti del cliente attraverso un mix di dati qualitativi e quantitativi al fine di individuarne i percorsi decisionali. Individuiamo tutti i touchpoint dell'esperienza e, per ognuno di essi, studiamo le interazioni più adatte a massimizzare la conversione del potenziale cliente.

Testare prima e frequentemente consente di sviluppare il prodotto perfetto al primo tentativo.

Five second test

Recenti studi hanno dimostrato che un'utente impiega dai tre ai cinque secondi per giudicare l'utilità di una pagina web. Il test dei cinque secondi è un test che consente di verificare se il design è in grado di comunicare rapidamente il messaggio. Si svolge mostrando agli utenti un'immagine per cinque secondi; l'utente dovrà poi rispondere ai quesiti proposti basandosi unicamente sull'impressione iniziale. E' utile per testare l'usabilità del design, la chiarezza del messaggio e la memorabilità del brand.

Sondaggi sulla UX design

Una formula che consente di catturare feedback su siti web, animazioni, app, o concetti grafici. Il design viene presentato contestualmente ad una serie di quesiti. I quesiti possono prendere la forma di indagini qualitative, per mezzo di domande aperte, o quantitative, utilizzando rieposte a scelta multipla. Il dondaggio rappresenta un ottimo complemento al test dei cinque secondi perchè, a differenza di quest'ultimo, l'utente ha la possibilità di ispezionare il design per tutta la durata della sessione.

Audit dell'iconografia

L'audit dell'iconografia verifica l'efficiacia delle icone in una user interface. Le icone dell'interfaccia devono risultare facili da indivuare, riconoscibili nel significato, e coerenti in tutte le parti del design. I test utilizano due differenti modalità di valutazione. In un primo momento le icone vengono valutate "out of context" ovvero isolate dal contesto originale. Successivamente vengono valutare l'interno della user interface.

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